Le colline della transizione ecologica: 15 Comuni alleati per l’energia

Le colline della transizione ecologica: 15 Comuni alleati per l’energia

Le colline della transizione ecologica: 15 Comuni alleati per l’energia


Colloredo di Monte Albano, tra le mura del castello dove Ippolito Nievo scrisse “Le confessioni di un italiano”, nella sede della Comunità collinare del Friuli (Ccf) gli amministratori progettano la costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili nei 15Comuni consorziati. L’obiettivo è auto produrre energia elettrica negli edifici pubblici attraverso l’installazione di una cinquantina di impianti fotovoltaici con una potenza complessiva di due megawatt. È un progetto di transizione ecologica, anche se quando ha iniziato a muovere i primi passi, era il 2019, le comunità energetiche risultavano ancora sconosciute ai più. E se allora molti la definirono un’iniziativa visionaria nonostante fosse stata auto finanziata con circa 200 mila euro, oggi quello stesso progetto gode del supporto tecnico-scientifico dell’Energy center del Politecnico di Torino, si avvale della sinergia con la Cer di Magliano Alpi e di Rse Spa e può contare su un finanziamento di 5,4 milioni di euro stanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

“Siamo partiti in forma sperimentale nel 2021 e contiamo di completare la posa degli impianti entro il 2023» ricordano il presidente e il direttore generale della Comunità collinare Friuli, Luigino Bottoni ed Emiliano Mian, non senza scandire i traguardi già tagliati: «Abbiamo censito le aree, individuato i punti di posa, ripartito, in base al numero degli abitanti e delle superfici, i contributi ai Comuni che stanno pubblicando i bandi di gara per l’affidamento dell’installazione dei pannelli». Il bacino di utenza è di circa 52 mila utenti: il numero minimo per Comune oscilla tra 1.800 e 8.500 unità. «È il taglio ideale – aggiunge Bottoni – per creare le Cer”. E se l’obiettivo è raggiungere l’autoproduzione per contrastare gli aumenti dei costi di luce e gas, gli amministratori stanno accelerando per estendere tale opportunità anche ai privati. Il progetto offre ai cittadini la possibilità di aderire alla Cer portando in dote i propri impianti o semplicemente dando il loro assenso. Ovviamente, variano gli sconti in bolletta che al momento non sono stimabili.

“Nelle ultime settimane – conferma il presidente – stiamo rispondendo a un numero sempre più elevato di richieste di informazioni e di adesioni». Peccato che la normativa non sia ancora chiara. All’appello manca il regolamento attuativo della legge, senza quelle indicazioni la Comunità collinare non è in grado di stabilire se dovrà trasformare ognuno dei 50 impianti in altrettante Cer o se i Comuni avranno la possibilità di decidere se consorziarsi o procedere in autonomia nell’autoproduzione di energia. «La nuova norma – spiega il presidente – consente di creare una Cer per ogni cabina primaria, se sarà così ne potremo creare 5”.

Nell’attesa di definire tutti i dettagli, il presidente ci tiene a precisare che “la comunità energetica rinnovabile non va vista solo come un beneficio economico, ma consente di abbattere l’utilizzo delle fonti fossili, di attivare nuovi servizi con i risparmi che si contabilizzeranno sulle spese energetiche, e di recuperare il concetto di socialità”. Bottoni non dimentica di citare l’ultimo, ma non per importanza, vantaggio legato all’auto produzione di energia, che consentirà a tutti noi di non dipendere dalle situazioni geopolitiche evitandoci, così, di subire eventuali blocchi delle forniture di gas russo. Da qui l’appello al nuovo Governo: “A parole la transizione ecologica è realtà, ma i fatti ci dicono che le procedure vanno snellite”. Il presidente della Comunità collinare Friuli ricorda che “la Gse impiega almeno sei mesi per accreditare una comunità energetica, non si può continuare a ragionare con le tempistiche del passato”. Intanto l’esperienza della Comunità collinare Friuli è diventata un punto di riferimento nel percorso verso la transizione ecologica. “È l’unico soggetto giuridico pubblico impegnato nel coordinamento di 15 Comuni in Italia”. Il direttore Mian lo fa notare valorizzando le competenze della cabina di regia e del team tecnico creato per il progetto. Tutto questo in una visione di territorio sostenibile e di turismo lento



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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-11-16 06:53:13 ,

www.repubblica.it

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Il post dal titolo: Le colline della transizione ecologica: 15 Comuni alleati per l’energia scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-11-16 06:53:13 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue

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